Il lavoro dell’addetto stampa a volte è assimilabile a quello dell’investigatore: cerca, chiede e indaga per trovare la notizia da lanciare interessante per i media.
Spesso mi capita che un cliente mi comunichi un fatto che ritiene importantissimo da comunicare e sul quale che io pensi tra me e me “dov’è la notizia?”. Così inizio a fare domande per approfondire le informazioni, leggo documenti, verifico di persona in azienda finché finalmente la notizia prende corpo e senso per un comunicato stampa efficace.
Oppure mi capita il caso opposto in cui il cliente mi riferisce che non ha informazioni interessanti, nulla di rilievo su cui lavorare.
Dopo una mezz’ora di chiacchierata con domande, richieste di chiarimenti e anche qualche esempio calato nella sua realtà, emergono in genere tre buone notizie.
Come ottenere allora buone informazioni?
- Incontrare spesso il cliente di persona, anche nel suo ambiente, per conoscere meglio il suo lavoro e per instaurare una relazione di fiducia
- Porre le giuste domande aperte e non accontentarsi delle prime risposte
- Approfondire i temi proposti intervistando anche altri collaboratori che possono offrire diversi punti di vista
Non è sufficiente attendere la chiamata del cliente per ricevere la notizia ma sta a noi comunicatori cercarla e trovare le condizioni per agevolarla.