Proseguono studi ed esperimenti per debellare la Drosophila suzukii in Veneto. Il moscerino killer ha, infatti, causato ingenti danni alle colture: nel 2016 si calcolano per oltre 10 milioni di euro su ciliegio in Veneto (fonte Camera di Commercio di Verona) ma anche 2.5 milioni di euro su mirtilli e lampone nella provincia di Trento (fonte IaSMA). Nel 2017 la Giunta Regionale del Veneto ha deciso di finanziare con 180mila euro un pro- getto biennale di ricerca chiamato “Programma di contenimento biologico delle popolazioni di Drosophila suzukii in Veneto“ affidato al Dipartimento Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE) dell’Università di Padova in collaborazione con il Settore Fitosanitario della Regione e i cerasicoltori veneti. Di questo si parla nel mio ultimo articolo su Terra è Vita. «Il progetto – spiega Nicola Mori, ricercatore dell’Università di Padova – si propone di aumentare il potenziale biologico di Trichopria drosophilae attraverso la liberazione capillare e mirata nei prossimi tre anni di esemplari del parassitoide in ambienti non soggetti a lotta chimica in prossimità di impianti di ciliegio (ceraseti abbandonati, boschi o siepi ricche di piante ospiti ai margini dei frutteti) per contenere le popolazioni e le relative infestazioni di Drosophila suzukii.