Il “mestiere” del moderatore non è affatto banale. Va gestito con professionalità conoscendone il valore del ruolo. Proprio nei giorni scorsi ho moderato un convegno tecnico nel settore zootecnico e ho riflettuto su cosa è opportuno dire e cosa è meglio evitare.
Sono troppe le volte che assisto a incontri in cui il moderatore prende il posto dei relatori o è del tutto ininfluente. Così ho stilato qualche pillola di saggezza:
- Conoscere bene il tema di cui tratta il convegno. Non è possibile fare il moderatore se non si ha una certa padronanza della materia
- Parlare con i relatori prima dell’incontro pubblico per conoscere i loro interventi e per concordare eventuali domande o approfondimenti. Il moderatore mette a proprio agio chi interviene e chi ascolta non crea imbarazzi
- Preparare il proprio intervento di apertura. Breve ma incisivo. Parlare a braccio non è affatto facile e il rischio è dire banalità o ripetere gli stessi concetti
- Il moderatore non è un relatore e quindi non deve fare un lungo intervento che non gli compete. Introduce il tema e il contesto, ogni singola persona che parla ma non si dilunga portando via spazio ai relatori. È una figura che conduce e rende lineare l’incontro, sottolineando i temi più rilevanti. Alla fine, può fare una sintesi di quanto emerso
- Il moderatore è una persona che gentile, sorridente, qualche volta può fare anche la battuta simpatica, ma ferma in alcune circostanze per garantire il buon andamento dell’incontro, nei tempi stabiliti